Recettes Campagnia

 

Il Carciofo Bianco di Pertosa
Chiarissimo, dolce e delicato ilCarciofo Bianco di Pertosa è un ortaggio unico che ha trovato il suo ambiente ideale nel piccolo comune del Salernitano di cui porta il nome e nelle vicine località di Auletta, Caggiano e Salvitelle, dove, dopo una fase di abbandono che ne ha minacciato la sopravvivenza, ha conosciuto un nuovo periodo di fortunagrazie all'impegno di un gruppo di produttori e alla riscoperta delle sue caratteristiche d'eccellenza.

LA TRADIZIONESebbene fossero noti ed apprezzati sin da epoca romana, per ottenere notizie documentabili sullacoltivazione dei carciofinel nostro Paese occorre attendere sino alXV secolo,quando Filippo Strozzili introdusse tra le colture praticate nella zona di Napoli da cui poi si diffusero dapprima in Toscana, dove incontrarono i gusti del palato raffinato di Caterina dei Medici, e poi nelle altre zone dello Stivale. Anche se esistono differenti varietà del delizioso ortaggio, tutte estremamente prelibate, nella zona Pertosa, una piccola località a sud di Salerno nel cuore del Parco del Cilento e del Vallo di Diano, se ne è sviluppata una davvero speciale che si distingue da tutte le altre per le sfumature chiarissime, che non a caso le sono valse il nome di Carciofo Bianco di Pertosa. Nel corso degli anni '80 dello scorso secolo la sua produzione ha subito una brusca battuta d'arrestoche ne ha decretato quasi l'estinzione, ma grazie ad un gruppo di produttoriche ne hanno perpetrato la coltivazione in un'area di circa un ettaro di estensione e si sono riuniti, poi in un Consorziodi tutela, il candido carciofo locale ha gradualmente riconquistato terreno ed oggi vanta una zona di produzione di circa 15 ettari di superficie.

LA DENOMINAZIONECosì chiamato per il suo colore chiarissimo, il Carciofo Bianco di Pertosa, localmente conosciuto anche con il nome dialettale di “carcioffola”, ha ottenuto la tutela del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che lo ha inserito nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), oltre che l'attenzione della Fondazione Slow Food che gli ha “riservato un posto” sulla sua Arca del Gusto.

LE CARATTERISTICHESi tratta diuna specie priva di spine che si distingue per la grande infiorescenza di forma sferoidale con un foro al centro e, soprattutto, per ilcolore quasi argenteo. Resistente anche alle basse temperature, vanta un sapore piacevole e dolcissimo. La delicatezza delle brattee interne, inoltre, lo rendeideale per essere consumato crudo.

LA PRODUZIONE La primavera è la stagione dell'ottimo Carciofo Bianco di Pertosa. La produzione, difatti, comincia con il mese di aprileper protrarsi fino a giugno inoltrato quando vengono raccolti gli esemplari più piccoli destinati alla conservazione sott'olio o alla trasformazione in crema. La coltivazione viene effettuata su piccoli appezzamenti di terreno, per lo più a conduzione familiare, dove l'ortaggio viene curato e raccolto ancora oggi affidandosi a tecniche completamente manuali.

LA CULTURAUn tempo il prelibato carciofo locale era considerato prezioso non soltanto per il suo ottimo sapore. Le foglie, infatti, ritenute un ottimo integratore per le vacche da latte, rappresentavano una preziosemerce di scambio per ottenere il letame bovino utilizzato come concime per i campi. Il legame che questo prodotto ha instaurato con la cultura e la tradizione gastronomica locale lo ha reso, inoltre, protagonista diuna grande sagra annuale ad esso dedicata, giunta ormai alla sua XXII edizione.

IN CUCINA Tenero e delicato, il Carciofo Bianco di Pertosa si adatta alla perfezione ad essere gustato anche crudo, magariin pinzimonio, accompagnato dal pregiato olio extravergine di oliva locale. Il suo ottimo sapore, in ogni caso, lo rende un prezioso ingrediente per la realizzazione di ogni tipologia di ricetta, da gustosi primi piatti, da arricchire magari con la prelibata crema ricavata dai capolini secondari, sino a stuzzicanti contorni e sfiziosi piatti unici come i carciofi ripieni consigliati dalConsorzio Carciofo Bianco di Pertosa.

La ricetta: Carciofo Bianco ripieno. Ingredienti: 4 carciofi freschi, 300 grammi di formaggio stagionato (meglio se pecorino), 100 grammi di pangrattato, 4 uova, aglio, pepe, prezzemolo, olio extravergine di oliva. Pulite accuratamente i carciofi privandoli delle foglie più esterne, poi immergeteli in una terrina di acqua e succo di limone per evitare che anneriscano. Preparate, dunque, la farcitura impastando il formaggio con le uova, il pangrattato, l'aglio e il prezzemolo e insaporite, se lo desiderate, con del pepe. Scolate i carciofi e, aprendo le foglie ad una ad una, farciteli con il ripieno appena preparato. In una pentola fate scaldare dell'olio e sistemate, quindi, i carciofi con la punta rivolta verso l'alto. Quando si saranno dorati, girateli, salateli e ricopriteli di acqua proseguendo la cottura con il coperchio sin quando il liquido non si sarà completamente ritirato.

 

 

 

Artichauts rôtis à la napolitaine
Ces artichauts rôtis sont traditionnellement préparés en Campanie pour le lundi de Pâques et sont donc confectionnés sur place lors des sorties à la "fornacella" (barbecue) avec les premiers artichauts de la saison.

Je vous ai donné deux recettes, une pour les manger immédiatement et une pour les conserver plus longtemps. Essayez la recette et vous verrez à quel point elles sont bonnes !
Ingrédients
10 artichauts
gousses d'ail
1/2 piment
goûter Sel
goûter Poivre
500 ml de vinaigre blanc
1 litre d'eau
Préparation
Pour cette recette, vous pouvez utiliser soit les artichauts blancs les plus gros, soit ceux qui commencent à être prêts d'ici mars à avril, gros et sans épines.

Comment nettoyer les artichauts
Commençons par nettoyer les artichauts, en évitant qu'ils noircissent. Mettons des gants pour que même nos mains ne noircissent pas.
Nous coupons la tige des artichauts en laissant un petit morceau, à ce stade nous devons éliminer les feuilles les plus dures, nous insérons donc une cuillère dans chaque rangée de feuilles pour qu'il soit plus facile de les étaler et de les retirer.
Accédez au cœur des artichauts, faites-les tremper dans un bol avec de l'eau froide et quelques quartiers de citron pour qu'ils restent blancs et ne noircissent pas.
Préparation pour les manger immédiatement
Pour cette recette nous avons besoin de braises, donc si vous avez un barbecue et que vous pouvez le mettre dans le jardin ou sur la terrasse, préparez-le à l'avance. Idem si vous avez une cheminée.
Cependant, si vous n'avez ni l'un ni l'autre, vous pouvez utiliser un grill normal ou les mettre au four à 180° pendant 20 minutes.
Avant de les griller, vous devez les farcir d'ail haché, de piment, de sel et de poivre, en le plaçant au milieu de l'artichaut, et bien les rôtir au grill, sur la plaque chauffante ou au four.
Une fois rôtis, placez-les sur une assiette de service, assaisonnez-les d'huile, assaisonnez de sel et de poivre et, si vous le souhaitez, ajoutez une goutte de vinaigre.

 

 

 

 

2 REP

LEGIO PATRIA NOSTRA

Honneur et fidélité